Diamo diffusione di seguito all’articolo “Ecco come migliorare la Pubblica Amministrazione” apparso ieri, lunedì 17 dicembre sul quotidiano Il Tempo. Nell’articolo si parla del convegno di ieri, organizzato dalla DIRETS, “Nuove regole di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali e valutazione della performance”.
Di seguito il link per scaricare l’articolo:
Comunicato stampa – Convengo DIRETS 17 dicembre 2018
“È evidente a tutti come certe riorganizzazioni altro non sono che lo strumento con il quale i vertici politici delle Amministrazioni, specie quelle locali, si “arrogano” il potere di modificare l’organizzazione dell’Ente governato, in assenza di reali ed esplicitate motivazioni di interessi generali da perseguire, senza indicare gli obiettivi da raggiungere, con il solo scopo trovare allocazione a dirigenti a tempo determinato “di fiducia”. Noi teniamo alla Pubblica amministrazione e al nostro Paese. Vogliamo migliorare la macchina pubblica e ci poniamo a disposizione del governo per questo. Però siamo convinti che serva prima di tutto un rapporto di lealtà tra parte politica e dirigenza, un rapporto di lealtà che deve essere reciproco”. Così il Segretario Generale Direts, Mario Sette, durante il convegno che si è tenuto il 17 dicembre 2018, nella sede romana dell’Enpam, durante il quale si è discusso su “Nuove regole di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali e valutazione della performance, per una PA efficiente e imparziale”. Di grande rilevanza per Direts è stata la sentenza della Corte di Cassazione del 13 ottobre 2018 che, a proposito del conferimento degli incarichi dirigenziali ad esterni – accogliendo il ricorso del sindacato contro la Regione Lazio – ha dichiarato la giurisdizione del giudice amministrativo. La sentenza afferma che il sindacato non poteva che adire al giudice amministrativo su questo tema, in quanto latore di interessi collettivi, e quindi in posizione di interesse legittimo rispetto alla scelta dell’Amministrazione di affidare un cospicuo numero di incarichi dirigenziali “dotazionali”.
“Fino ad oggi la politica, specie quella delle amministrazioni locali – ha proseguito Sette – ha agito con la consapevolezza che, anche una eventuale sentenza di condanna del giudice ordinario, non avrebbe comunque comportato il reintegro del dirigente. Ma la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 13 novembre 2018, ribalta questo concetto e ci dà un ampio spazio d’azione”.
Sulla base della sentenza della Corte di Cassazione che introduce alcuni nuovi principi, il convegno ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’attuale stato della Pubblica amministrazione italiana e su quanto chi conosce la macchina possa fare per migliorare le cose. Per Mario Sette serve ristabilire un dialogo vero con la politica. “Da anni si assiste al fenomeno della dirigenza difensiva. Impantanati in norme e regolamenti la Pa va avanti per adempimenti ed anche la politica, quella politica che scarica ogni responsabilità sui suoi dirigenti, diventa una politica difensiva, incapace di studiare strategie e un linguaggio costruttivo con chi guida la macchina pubblica”.
“Nel conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali si deve fare prevalere il merito, con nomine meritocratiche e con procedure chiare, come suggerisce la Corte di Cassazione – ha affermato l’avvocato Domenico Tomassetti, autore del ricorso contro la Regione Lazio – e una dirigenza meritocratica non è certamente una dirigenza fiduciaria. La Corte di Cassazione ha dato un segnale che può segnare un passo importante: l’interesse collettivo”.
Hanno partecipato al dibattito anche il Segretario Generale Cosmed, Giorgio Cavallero, il professor Mario Collevecchio, il presidente dell’Associazione Art.97, Santo Fabiano, il Procuratore regionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta, Massimiliano Atelli, Franco Socci per Sidirss e Roberta Bernardeschi, di Direr Lazio.
E’ in programma per lunedì 17 dicembre l’evento “Nuove regole di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali e valutazione della performance, per una PA efficiente e imparziale”. Il convegno, organizzato dalla DIRETS, si terrà presso la Sede dell’Enpam in via Torino 38 a Roma, alle ore 15:00. Invitiamo tutti a partecipare numerosi.
Non dobbiamo inventarci nulla di nuovo per riformare la PA, per cambiare ciò che non va basta portare avanti un confronto con chi nella PA lavora da sempre e può indicarne i rimedi. Formazione, digitalizzazione, valutazione, semplificazione normativa, conferimento, durata e revoca dell’incarico sono tutte questioni sulle quali vogliamo dare il nostro contributo. Soprattutto adesso, alla luce della sentenza della Corte di Cassazione del 13 ottobre scorso che, accogliendo il nostro ricorso, ha dichiarato la giurisdizione del giudice amministrativo nella vicenda degli incarichi dirigenziali esterni della Regione Lazio. La possibilità della doppia tutela giurisdizionale apre uno spazio di intervento per il sindacato e per i singoli che finora sembrava precluso. Quello che desideriamo è porci al servizio del Paese e di chi lo governa per migliorarlo.
Di seguito il programma dell’evento.
INTRODUCE E MODERA:
Mario Sette – Segretario Generale Fedirets e Direts
SALUTI:
Giorgio Cavallero – Segretario Generale Cosmed
Silvana De Paolis – Segretario Generale Direr-Sidirss
INTERVENTI TECNICI:
Massimiliano Atelli – Procuratore regionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta, componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti
Domenico Tomassetti – Avvocato
Mario Collevecchio – Esperto di amministrazione pubblica, Docente Spisa
Enrico Michetti – Direttore di Gazzetta Amministrativa e del Quotidiano della PA
Santo Fabiano – Presidente dell’associazione Art. 97
Roberta Bernardeschi – Direr Lazio
INTERVENTI POLITICI:
Claudio Durigon* – Sottosegretario, Ministero del Lavoro
Giulia Bongiorno* – Ministro della Funzione Pubblica
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A seguire è previsto un momento conviviale e un brindisi insieme.
*in attesa di conferma
La DIRER-SIDIRSS sollecita il Consiglio e la Giunta Regionale Campania : la retribuzione di risultato della dirigenza 2016, la liquidazione dell’indennità di risultata 2017 e la costituzione del fondo 2018.
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