Mario Sette, Segretario Generale Fedirets, si è rivolto così alla parte politica:
“ Il popolo italiano sovrano ha così deciso rispondendo al quesito referendario del 4 dicembre del 2016. Vanno, pertanto, ricostituite le condizioni procedimentali, organizzative ed economiche affinché le Province possano svolgere efficacemente il ruolo che la legge attribuisce loro in modo che i cittadini possano ricevere l’erogazione dei servizi a loro dovuti, condizioni su cui la Legge 56/2014 e le successive Leggi di stabilità hanno inciso negativamente.
Ricostituiamo le condizioni affinché le donne e gli uomini che dedicano il proprio contributo lavorativo in queste Istituzioni lo possano fare con passione, con spirito di Servizio e con l’entusiasmo proprio di chi rende un’utilità al suo Paese in ambiti nevralgici, quali quelli dell’ambiente, della viabilità, dell’edilizia scolastica e quello di supporto ai tanti piccoli Comuni dell’Area vasta.
Siamo contenti e attendevamo da tempo che si avviassero una seria riflessione sull’argomento e un proficuo confronto sulla questione, con l’auspicio che non si riveli l’ennesimo terreno per uno scontro politico preelettorale! Noi, operatori del settore, che quotidianamente lavoriamo insieme a i politici del territorio e siamo accomunati dalle stesse avversità derivanti dalle difficoltà quotidiane ad agire con efficacia, dovute ad una normativa sbagliata, contorta ed eccessivamente burocratizzante, siamo pronti a fornire il nostro contributo per migliorare le cose, liberi da pregiudizi e condizionamenti, forti soltanto della nostra esperienza lavorativa e della professionalità acquisita “sul campo”. Siamo a disposizione della Nazione e al servizio dei cittadini, pronti a fornire il nostro contributo di idee a chi ha l’onere e l’onore di governare il nostro Paese.
Ascoltateci!”