ANCORA TAGLI ALLE PENSIONI ?
La legge di bilancio 2024 ha ulteriormente penalizzato il trattamento pensionistico del personale dell’Area “Funzioni Locali”, introducendo una notevole riduzione del valore di rivalutazione sulla base dell’inflazione, che impoverisce progressivamente tutte le pensioni, anche oltre quelle di valore minimo.
Il valore del trattamento pensionistico nei prossimi anni è fortemente penalizzato dalla rivalutazione in negativo del calcolo dei riscatti a fini pensionistici versati e dalla riduzione che sarà applicata sui rendimenti della parte retributiva, con un vero e proprio prelievo fiscale forzoso. È una misura, questa, che colpisce, soprattutto i lavoratori di regioni, enti locali e delle aziende sanitarie ( con qualche penalizzazione minore per i medici) e che agisce retroattivamente, erodendo il capitale e i risparmi già maturati da parte dei contribuenti, cancellando diritti acquisiti e precarizzando il sistema previdenziale che non ha più certezza di regole.
Pur senza agire restrittivamente sugli attuali requisiti per il pensionamento, la legge introduce dei tagli contributivi così significativi da rendere quasi obbligatorio rinunciare alla pensione di anzianità, per attendere quella di vecchiaia.
Per medici, infermieri, dipendenti di enti locali, ufficiali e aiutanti giudiziari, insegnanti di scuola materna e scuole primarie parificate, si prevede, per esempio, sulle pensioni anticipate ordinarie, un taglio alla parte contributiva degli assegni fino al 25%.
Insomma, la legge di bilancio 2024 dispone misure penalizzanti e tagli progressivi, spesso non immediatamente percepibili nella loro effettiva entità, perché destinati a spiegare i propri effetti nel tempo e sulla distanza, con effetti deflagranti, che alterano il principio di proporzionalità tra la contribuzione versata ed il trattamento pensionistico.
Tuttavia, benché sia del tutto evidente l’iniquità di molte delle disposizioni approvate, per poter fare ricorso sarà necessario attendere gli effetti della loro applicazione, ed agire con riferimento a casi concreti.
DIRER-SIDIRSS non si farà trovare impreparato: con la consulenza dei suoi legali di fiducia, già incaricati dell’approfondimento di tutti i profili di possibile illegittimità, sta elaborando la propria strategia di azione, a tutela degli iscritti che risultassero danneggiati dall’applicazione delle nuove disposizioni.