È stata firmata da parte di Aran e sindacati rappresentativi la nuova ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021: a beneficiarne circa 13.640 Dirigenti, Dirigenti amministrativi tecnici e professionali e Segretari Comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale delle Funzioni Locali.
“Un prezioso passo in avanti per la tutela e la valorizzazione di tutto il personale dirigenziale dell’area Funzioni Locali” – ha dichiarato Mario Sette, segretario generale Direts e Direl – “che ha visto Fedirets primo sindacato dell’Area con il 40 per cento del tavolo. Il testo contrattuale, sottoscritto al termine di una complessa trattativa che ha preso il via ancora la scorsa estate, regola alcuni istituti normativi ed economici di parte comune, tra cui la nuova disciplina in materia di lavoro agile e di mentoring, la materia del patrocinio legale e delle coperture assicurative, il welfare integrativo. Inoltre, per i Dirigenti degli Enti Locali è stato previsto un nuovo istituto, che regola il trattamento economico del personale utilizzato in convenzione tra più enti. Per i Dirigenti amministrativi tecnici e professionali, oltre ai previsti incrementi delle diverse voci del trattamento economico, è stata attualizzata la disciplina della “pronta disponibilità “.
“Siamo orgogliosi per le tante novità positive previste nel nuovo contratto”, – prosegue Vittorio Elio Manduca, Segretario Generale Reggente di Fedirets e segretario generale Direr-Sidirss – “ma va detto con franchezza che in corso di trattativa ci sono state anche diverse proposte di parte pubblica che, a conti fatti, sarebbero state peggiorative per la dirigenza. Si tratta di clausole che non sono state inserite nel testo finale solo per la forte e motivata opposizione del sindacato, un lavoro che non si vede ma che produce comunque i suoi frutti positivi. Basti pensare, tra le tante, alla proposta di accorpamento del fondo per la retribuzione di posizione e del fondo per la retribuzione di risultato dei dirigenti professionali, tecnici e amministrativi della sanità, che avrebbe di fatto comportato un danno per la retribuzione complessiva dei colleghi e che abbiamo osteggiato fino alla fine, con successo.”
“Per i Segretari Comunali e Provinciali questo CCNL rappresenta una importante svolta in relazione alla struttura della retribuzione” – ha aggiunto Giampiero Vangi, responsabile della Sezione Segretari della Direl –. “Le richieste della Direl sono state accolte e riguardano principalmente: la retribuzione dell’interim con il 30% a risultato; la retribuzione delle responsabilità in occasione di calamità naturali con il 15% a risultato per il periodo di durata dell’emergenza e post emergenza; la reintroduzione del rimborso delle spese di accesso alle sedi di reggenza e supplenza; l’eliminazione del balzello di 3.008 euro e di 1.964 euro da decurtare sul galleggiamento dei segretari in convenzione; la retribuzione dei segretari delle Unioni in misura pari all’aumento del 15% dell’indennità di posizione e di pari percentuale quella di risultato. Traguardi importanti che testimoniano la bontà del lavoro svolto in questi mesi di trattative, che ci hanno visto impegnati in prima linea per la tutela e la valorizzazione delle figure amministrative apicali dell’area Funzioni Locali”.
Tra le modifiche di rilievo nel testo sottoscritto, la riformulazione della parte sulle relazioni sindacali, con particolare attenzione alla tematica dell’informazione e alle materie di confronto; la riscrittura del periodo di prova; l’ampliamento di alcune tutele (come, ad esempio, quelle relative alle gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le diverse tipologie di assenze); la riformulazione dei principi generali e della pianificazione strategica degli interventi della formazione; la valorizzazione dei meccanismi di differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato. Nelle specifiche sezioni dedicate, rispettivamente alla Dirigenza degli Enti Locali e delle Regioni, ai Dirigenti amministrativi tecnici e professionali della Sanità e ai Segretari comunali e provinciali, sono stati inseriti puntuali interventi sulle relazioni sindacali e sul trattamento economico.