Tutto da rifare in Regione Sardegna. Il Tar ha annullato il concorso in regione per venti dirigenti, accogliendo anche il ricorso avverso presentato da FEDIRETS.

Leggi il nostro comunicato cliccando  su  QUESTO LINK

Il nostro Sindacato FEDIRETS  ha sollecitato i Presidenti dei Comitati di Settore Regioni-Sanità in merito allo stato dell’Atto di Indirizzo della dirigenza AREA FUNZIONI LOCALI e ad un  rapido  avvio del tavolo contrattuale.

Per leggere la nota cliccare sul link:

Nota 5.18 FEDIRETS – RICHIESTA ATTO INDIRIZZO 

L’Agenzia delle Entrate ha  deciso che l’indennità di risultato, se corrisposta in ritardo, è soggetta alla tassazione separata.
Per consultare il testo o scaricarlo clicca qui: RISOLUZIONE AGENZIA DELLE ENTRATE

Pubblichiamo il CCNQ su distacchi, aspettative e permessi, definitivamente sottoscritto in data 4 dicembre 2017 e l’informativa COSMED che riassume tutte le variazioni rispetto all’ipotesi dell’accordo siglato a luglio e tutte le novità introdotte.

Per leggere il testo del “Contratto collettivo nazionale quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi, nonché delle altre prerogative sindacali”, CLICCA QUI.

Per l’informativa COSMED sull’argomento, CLICCA QUI.

La Corte di Cassazione – Sezione Lavoro Civile  ha stabilito, con l’ordinanza del 10 novembre 2017, n. 26694 mediante la quale ha rigettato il ricorso di Roma Capitale e confermato quanto già deciso dalla corte d’appello di Roma in un contenzioso promosso da un dirigente danneggiato per perdita di chance professionale.
Quanti dirigenti danneggiati dal malvezzo della politica che a tutti i costi vuole dirigenti amici anche se non pienamente meritevoli?  Roma Capitale, nel caso di specie, ha percorso tutti i gradi di giudizio ed è sempre stata dichiarata soccombente e infine condannata a risarcire il danno. L’uomo della strada direbbe subito… E io pago!!!

Per leggere l’ordinanza del 10 novembre 2017, n. 26694, CLICCA QUI

Ieri si è tenuta la Conferenza Stampa sulla nascita di FEDIRETS che ha avuto grandissima diffusione sui quotidiani nazionali e sui siti di interesse.

Il Comitato Esecutivo di FEDIRETS:(da sinistra) SILVANA DE PAOLIS, MARIO SETTE, SAMUEL DAL GESSO E ELISA PETRONE

 

PER LEGGERE LA RASSEGNA STAMPA, clicca SUI LINKS:

IL MESSAGGERO

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/nasce_fedirets_nuovo_sindacato_dei_dirigenti_di_enti_locali_e_sanita-3383132.html

ADNKRONOS

http://www.adnkronos.com/lavoro/sindacato/2017/11/22/fedirets-selezionare-dirigenti-base-curriculum-standard_bLOwZVphxbfo2WjxKpbG9K.html

PADOVA NEWS

http://www.padovanews.it/2017/11/22/fedirets-selezionare-dirigenti-pa-in-base-a-curriculum-standard/

LIBERO QUOTIDIANO

http://www.liberoquotidiano.it/news/sindacato/13282739/fedirets-selezionare-dirigenti-pa-in-base-a-curriculum-standard.html

NOTIZIE VIRGILIO (CATANIA)

https://catania.virgilio.it/notizielocali/fedirets_selezionare_dirigenti_pa_in_base_a_curriculum_standard-53646723.html

GIORNALE PARTIRE IVA

http://www.giornalepartiteiva.it/adn-kronos/fedirets-selezionare-dirigenti-pa-in-base-a-curriculum-standard-7515.html

AFFARITALIANI

http://www.affaritaliani.it/lavoro/notiziario/fedirets_selezionare_dirigenti_pa_in_base_a_curriculum_standard-44037.html

IL DUBBIO

http://ildubbio.news/ildubbio/2017/11/22/fedirets-selezionare-dirigenti-pa-in-base-a-curriculum-standard/

PANORAMA DELLA SANITA’

http://www.panoramasanita.it/2017/11/23/pa-nasce-fedirets-bisogna-selezionare-i-dirigenti-in-base-a-curriculum-format-riscriviamo-insieme-il-nuovo-contratto-collettivo-nazionale/

CATANIA OGGI

http://www.cataniaoggi.it/fedirets-selezionare-dirigenti-pa-in-base-a-curriculum-standard/

SASSARI NOTIZIE

http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-429820-fedirets_selezionare_dirigenti_pa_in_base_a_curriculum_standard.aspx

ZAZOOM SOCIAL NEWS

http://www.zazoom.it/2017-11-22/nasce-fedirets-nuovo-sindacato-dei-dirigenti-di-enti-locali-e-sanita/3596490/

 

NASCE FEDIRETS
“IL SINDACATO AUTONOMO”
DI TUTTA LA DIRIGENZA TERRITORIALE ADERENTE ALLA CONFEDERAZIONE COSMED

Dirigenti delle funzioni tecnico amministrative della Sanità, di Regioni, Enti locali, segretari comunali e provinciali e direttivi insieme in un unico soggetto sindacale che rappresenta tutta la Pubblica amministrazione del territorio. Fedirets aderisce alla confederazione Cosmed

Fedirets si presenta alla stampa a Roma, mercoledì 22 novembre 2017, alle ore 10.30. Incontro con i giornalisti, gli iscritti e i simpatizzanti, all’hotel Nazionale, piazza Montecitorio, 131.22 novembre 2017 – Nasce il sindacato autonomo dell’area Funzioni locali, Fedirets, che tutela dirigenti tecnici e amministrativi della Sanità, dirigenti di Enti locali e Regioni, segretari comunali e provinciali nonché i loro quadri. Il nuovo soggetto sindacale che rappresenta tutta la dirigenza territoriale del Paese, con l’obiettivo ambizioso di tutelare al meglio, con la competenza e la passione che lo contraddistingue, le istanze degli associati e di tutta la categoria.

Fedirets nasce dalla fusione delle storiche sigle sindacali già rappresentative da decenni nella Sanità, nelle Regioni e nelle Autonomie Locali: Direl, Direr, Fedir (già Fedir Sanità) oltre che dal Sidirss e da una giovane componente Fedir dei segretari comunali e provinciali e da Fials.

Si tratta di un percorso nato alla luce della ridefinizione, con CCNQ del 13/7/2016, delle Aree di contrattazione con la creazione della nuova Area Funzioni Locali, una delle quattro Aree determinata dalla contrazione dei tradizionali 11 tavoli di contrattazione. Un segno del cambiamento dei tempi che i sindacati che hanno veramente a cuore la difficile condizione di un management pubblico sotto costante invasione di campo da parte della politica, non potevano non cogliere e trasformare in una prospettiva di crescita e nuove opportunità di rappresentanza sindacale.

In un momento di profonde trasformazioni della PA ma, soprattutto, in un momento in cui vari sono stati i tentativi di riformare la macchina pubblica, si sente la necessità di un sindacato di categoria forte, credibile, e più che mai unito nella difesa di principi comuni: legalità e trasparenza nell’attribuzione degli incarichi, in primis dirigenziali; vera meritocrazia nei meccanismi di selezione del personale; effettiva valutazione della classe dirigente, in linea con quanto chiede l’Europa;distinzione netta fra indirizzo politico e indirizzo gestionale; valorizzazione di corrette procedure selettive per l’accesso ai pubblici uffici e limitazione degli esterni, nominati spesso dal politico di turno. L’altra partita importante che si giocherà il nuovo sindacato è la contrattazione collettiva nazionale in Aran. Dopo otto anni di blocco dei contratti pubblici, infatti, finalmente si sono riaperte le trattative anche se ancora – nonostante i tempi siano maturi – le risorse sono incerte, in particolare per la dirigenza.
La segreteria, Fedirets e il direttivo sono stati costituiti e i loro componenti si sono già messi all’opera. Segretario generale è Mario Sette, mentre segretario generale aggiunto è Elisa Petrone. Affiancano Sette e Petrone, Silvana De Paolis e Samuel Dal Gesso, membri del Comitato Esecutivo.
“Ci sono molte battaglie da fare – dicono Mario Sette, segretario generale e Elisa Petrone, segretario generale aggiunto – ma crediamo fortemente che uniti potremo dare con più forza voce e spazio a tutti i lavoratori della PA che hanno bisogno di un sostegno serio e credibile e che in questi anni hanno lamentato tutta la propria solitudine, specie di fronte ai tentativi di rinnovare la macchina pubblica, finora tutti falliti, e di fronte agli attacchi ingiustificati di chi ha attribuito
la responsabilità dei problemi dell’Italia proprio alla PA e ai suoi dipendenti”. Siamo certi di poter dare un contributo specifico ai problemi dell’area forti di un radicamento nel territorio che nessun’altra rappresentanza può assicurare”.

Gli altri componenti della segreteria nazionale sono: provenienti da Fedir, Antonio Travia, Alessia Alesii, Daniela Pedrini, Lucrezia Graziadei, Mena Panno; di provenienza Direts, Mario Lugli, Elio Vittorio Manduca, Antonio de Marchi, Federica Brazzafolli, Gianni Recchia.

È stato altresì costituito, per la regolarità della gestione contabilità, il collegio dei revisori i cui componenti titolari sono Maria Concetta Giardina (revisore dei conti), Maria Grazia Facin e Salvatore Ferrraioli.

Il nuovo soggetto sindacale manterrà in una prima fase un’organizzazione per sezioni di provenienza al fine di creare sinergie e servizi progressivamente integrati in attesa quanto di strutturarsi quanto prima nelle AREE ENTI LOCALI, REGIONI,
SANITA’ e SEGRETARI COMUNALI/PROVINCIALI in riferimento ai diversi ambiti di competenza.
Il sindacato Fedirets ha aderto alla Confederazione Cosmed.

Obiettivi e programmi saranno oggetto di approfondimento nel corso della conferenza stampa che si terrà mercoledì 22 novembre, alle ore 10,30 nella sala Cristallo dell’Hotel Nazionale – piazza Montecitorio 131, Roma.

Ufficio stampa Fedirets
Angela CoricaPER SCARICARE IL COMUNICATO STAMPA, CLICCA QUI.
PER SCARICARE IL DOCUMENTO SULLA NASCITA DELLA FEDIRETS, CLICCA QUI.

Dirigenti delle funzioni tecnico amministrative della Sanità, di Regioni, Enti locali, segretari comunali e provinciali e direttivi  insieme in un unico soggetto sindacale che rappresenta tutta la Pubblica amministrazione del territorio. Fedirets aderisce alla confederazione Cosmed

10 NOV – Nasce il sindacato autonomo dell’area Funzioni locali, Fedirets, che tutela dirigenti tecnici e amministrativi della Sanità, dirigenti di Enti locali e Regioni, segretari comunali e provinciali nonché i loro quadri. Fedirets nasce dalla fusione delle storiche sigle sindacali già rappresentative da decenni nella Sanità, nelle Regioni e nelle Autonomie Locali: Direl, Direr, Fedir (già Fedir Sanità) oltre che dal Sidirss e da una giovane componente Fedir dei segretari comunali e provinciali e da Fials. Questo nuovo soggetto sindacale rappresenta tutta la dirigenza territoriale del Paese, con l’obiettivo ambizioso di tutelare al meglio le istanze degli associati e di tutta la categoria.

Si tratta di un percorso nato alla luce della ridefinizione delle Aree di contrattazione con la creazione della nuova Area Funzioni Locali, una delle quattro Aree determinata dalla contrazione dei tradizionali 11 tavoli di contrattazione. Un segno del cambiamento dei tempi che i sindacati che hanno veramente a cuore la difficile condizione  di un management pubblico sotto costante invasione di campo da parte della politica, non potevano non cogliere e trasformare in una prospettiva di crescita e nuove opportunità di rappresentanza sindacale.
In un momento di profonde trasformazioni della Pa ma, soprattutto, in un momento in cui vari sono stati i tentativi di riformare la macchina pubblica, si sente la necessità di un sindacato di categoria forte, credibile, e più che mai unito nella difesa di principi comuni: legalità e trasparenza nell’attribuzione degli incarichi, in primis dirigenziali; vera meritocrazia nei meccanismi di selezione del personale; effettiva  valutazione della classe dirigente, in linea con quanto chiede l’Europa; distinzione netta fra indirizzo politico e indirizzo gestionale; valorizzazione di corrette procedure selettive per l’ accesso ai pubblici uffici e limitazione degli esterni, nominati spesso dal politico di turno. L’altra partita importante che si giocherà il nuovo sindacato è la contrattazione collettiva nazionale in Aran. Dopo otto anni di blocco dei contratti pubblici, infatti, finalmente si sono riaperte le trattative anche se ancora – nonostante i tempi siano maturi – le risorse sono incerte, in particolare per la dirigenza.

La segreteria , Fedirets e il direttivo sono stati costituiti e i loro componenti si sono già messi all’opera. Segretario generale è Mario Sette, mentre segretario generale aggiunto è Elisa Petrone. Affiancano Sette e Petrone, Silvana De Paolis e Samuel Dal Gesso, membri del Comitato Esecutivo.
“Ci sono molte battaglie da fare – dicono Mario Sette, segretario generale  ed Elisa Petrone, segretario generale aggiunto  – ma crediamo fortemente che uniti potremo dare con più forza  voce e spazio a tutti i lavoratori della Pa che hanno bisogno di un sostegno serio e credibile e che in questi anni hanno lamentato tutta la propria solitudine, specie di fronte ai tentativi di rinnovare la macchina pubblica, finora tutti falliti, e di fronte agli attacchi ingiustificati di chi ha attribuito la responsabilità dei problemi dell’Italia proprio alla PA e ai suoi dipendenti”. Siamo certi di poter dare un contributo specifico ai problemi dell’area forti di un radicamento nel territorio che nessun’altra rappresentanza può assicurare”.

Gli altri componenti della segreteria nazionale sono: provenienti da Fedir, Antonio Travia, Alessia Alessii, Daniela Pedrini, Lucrezia Graziadei, Mena Panno; di provenienza Direts, Mario Lugli, Elio Vittorio Manduca, Antonio de Marchi, Federica Brazzafolli, Gianni Recchia. E’ stato costituito, per la regolarità della gestione contabilità, il collegio dei revisori i cui componenti titolari sono Maria Concetta Giardina (revisore dei conti), Maria Grazia Facin e Salvatore Ferrraioli.

Il nuovo soggetto sindacale manterrà in una prima fase un’organizzazione per sezioni di provenienza al fine di creare sinergie e servizi progressivamente integrati in attesa quanto di strutturarsi quanto prima nelle Aree Enti Locali, Regioni, Sanità e Segretari Comunali/Provinciali in riferimento ai diversi ambiti di competenza. Il sindacato Fedirets ha aderito alla Confederazione Cosmed.

Obiettivi e programmi  saranno oggetto di approfondimento nel corso della conferenza stampa che si terrà mercoledì 22 novembre, alle ore 10,30 nella sala Cristallo dell’Hotel Nazionale (piazza Montecitorio 131,  Roma)  data in cui verrà ufficialmente presentato il nuovo progetto sindacale.

Di Maio: “Sindacati si autoriformino o ci pensiamo noi”.  Il candidato premier del M5s va allo scontro con le Confederazioni

Giù le mani dai sindacati !!!

I sindacati sono associazioni liberamente costituite e tutelate direttamente dalla Carta Costituzionale dello Stato Italiano. Si autoriformano solo per volontà dei propri associati che ne determinano democraticamente gli organi e i soggetti rappresentativi. Troviamo inaccettabili questi avvertimenti, espressioni solo di nostalgiche voglie di potere assoluto conosciute purtroppo in Italia nel XX secolo. La politica vorrebbe metter nell’angolo i sindacati stringendoli tra le parti datoriali ed uno Stato non più neutro rispetto alle posizioni dei “sindacati” e dei “padroni” posizioni che, normalmente, esprimono tesi sociali ed economiche divergenti.Riportiamo l’articolo di stampa tratto da “Repubblica Web” di ieri 30 settembre contenente le dichiarazioni del Deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio al Festival del Lavoro a Torino

TORINO –  “Se il Paese vuole essere competitivo le organizzazioni sindacali devono cambiare radicalmente. Dobbiamo dare possibilità alle associazioni giovanili di contare nei tavoli contrattazione, serve più ricambio nelle organizzazioni sindacali. O i sindacati si autoriformano o, quando saremo al governo, faremo noi la riforma”. Al Festival del Lavoro a Torino Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle, non usa mezzi termini e lancia un avvertimento chiaro ai sindacati: “Un sindacalista che prende la pensione d’oro o finanziamenti da tutte le parti ha poca credibilità per rappresentare un giovane di trent’anni”. Toni che a molti sembrano una riedizione dello scontro che ha opposto Renzi-premier alle Confederazioni, in particolare la Cgil.

  • CAMUSSO: “LINGUAGGIO AUTORITARIO E INSOPPORTABILE”

Immediata la replica di Susanna Camusso, leader Cgil: “Linguaggio autoritario e insopportabile – commenta –  non è il primo che lo dice (di riformare i sindacati, ndr). Ce n’è stato un altro che poi ha fatto il jobs act”. “Di Maio – continua – dimostra tutta la sua ignoranza ma insieme l’arroganza di chi crede che il pensiero sia solo di chi governa e non riconosce la rappresentanza. Stiamo tornando all’analfabetismo della Costituzione perché la libertà di associazione è un grande principio costituzionale”. “Di Maio dice cose che non sa. Non sa come è fatto un sindacato, non sa che non è un’organizzazione statuale di cui decidi le modalità organizzative, è una libera associazione. Non sa che il sindacato cambia in continuazione, perché a differenza di altri soggetti, è radicato nei luoghi di lavoro ed è composto da decine di migliaia di militanti”. Camusso conclude affermando che “il segno è quello di ridurre la partecipazione alla democrazia”.

  • POLETTI: “RISPETTARE L’AUTONOMIA DEI SINDACATI”

“I sindacati – commenta il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – hanno la loro autonomia e la loro responsabilità, credo vada rispettata perché sicuramente sanno, per la storia che hanno alle spalle, qual è la situazione che vivono. Quindi valutano ogni giorno, ne sono certo, il dato di adeguatezza che è presente. Una delle regole del funzionamento della democrazia è il rispetto delle sfere di competenze e responsabilità di ognuno – dichiara – tutte le organizzazioni sociali della rappresentanza devono sempre interrogarsi sulla loro efficacia, efficienza e piena corrispondenza rispetto alle aspettative che rappresentano”. “Ma quello di interrogarsi al proprio interno sulla propria funzione ed efficienza – aggiunge – non è un tema dei sindacati. È un tema che riguarda tutte le organizzazioni sociali in un mondo come questo che sta cambiando rapidamente”. E questo “specialmente laddove hai una funzione di rappresentanza e di relazione con i cittadini devi sempre chiederti se sei organizzato, su come svolgi la tua funzione, e se è adatta al momento”.

L’ ordinanza del TAR Lazio n. 9828/2017 solleva la questione di costituzionalità relativa alla normativa sulla pubblicazione dei dati patrimoniali dei dirigenti pubblici bloccando di conseguenza le Linee guida dell’Anac sul tema.

La decisione nasce da un ricorso dei dirigenti del Garante Anticorruzione seguito da un ricorso del sindacato UNADIS  in cui i ricorrenti hanno evidenziato la sproporzione della misura e la gravità dell’interferenza nella vita privata degli interessati, considerato altresì la sconfinata platea dei soggetti che, dopo la pubblicazione su internet, è in condizione di accedere ad una mole di informazioni con estrema facilità, basta un “click” e la digitazione dei nominativi nei comuni motori di ricerca.

Secondo il tribunale la legge ribalta tout court sui dirigenti gli obblighi di trasparenza previsti per i politici: un conto però sono ministri, presidenti e sindaci, che devono rendere conto di tutto ai cittadini che li hanno eletti, altro invece è il ruolo dei dirigenti, privati cittadini che svolgono un incarico, pubblico, ma professionale. E anche tra i dirigenti ci sono ruoli e funzioni distanti fra loro, che non possono essere trattate allo stesso modo.

I giudici ricordano che i principi di proporzionalità, pertinenza e non eccedenza costituiscono il canone complessivo che governa l’equilibrio fra l’esigenza privata di protezione dei dati personali e l’esigenza pubblica di trasparenza. Le caratteristiche della pubblicazione prevista rendono possibili usi da parte del pubblico che vanno aldilà della finalità di trasparenza fino a mettere a rischio la sicurezza degli interessati.

Per tali motivi il TRA ha rimesso di fronte alla Corte Costituzionale la questione di costituzionalità dell’art. 14, comma 1-bis, del d.lgs. 14 marzo 2013 n.33 nella parte in cui prevede che le amministrazioni pubblichino i dati di cui all’art. 14 comma 1, lett. c) ed f) anche per i titolari di incarichi dirigenziali.

La questione è stata estesa, d’ufficio, anche al comma 1-ter dell’art. 14 del d.lgs. n.33/2013 per quanto riguarda la pubblicazione da parte dell’Amministrazione sul proprio sito istituzionale  dell’ammontare complessivo degli emolumenti per ciascun dirigente.

Il sindacato non dubita della fondatezza e della necessità non più prorogabile di adottare un sistema rigido di prevenzione della corruzione, alla luce dei  ripetuti fatti di cronaca giudiziaria ed in virtù dei numerosi moniti provenienti dalle organizzazioni internazionali, ma la norma impugnata dimostra una evidente rigidità ed irragionevolezza nel regolare in modo identico situazioni diverse, anche considerato la gran quantità di dati riferiti alla dirigenza già oggetto di pubblicazione.

Nell’attesa della sentenza della Corte Costituzionale invito i colleghi a vigilare che sui siti istituzionali vengano pubblicate solo le informazioni consentite.

Ecco il link della sentenza:

Tar Lazio 9828-2017

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