Archivi del mese: novembre 2023

FEDIRETS PRIMO SINDACATO

DELL’AREA FUNZIONI LOCALI 

Fedirets si conferma primo sindacato dell’Area Funzioni Locali, unendo, sotto un tetto comune, la disciplina contrattuale della dirigenza gestionale delle funzioni direttive di enti territoriali, regioni, sanità, segretari comunali e provinciali.

 

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 novembre, è stato sottoscritto, infatti, il CCNQ – il CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE che attribuisce i permessi e i distacchi tra le associazioni sindacali rappresentative dei comparti e nelle aree di contrattazione del triennio 2022-2024.

 

“Il testo é stato firmato senza alcuna variazione rispetto all’ipotesi contrattuale della scorsa estate da parte di tutte le confederazioni, ad eccezione di Cgil – ha aggiunto Giorgio Cavallero, Segretario della COSMED -. Grande è la soddisfazione per l’invarianza delle norme, per il trattamento economico su permessi e distacchi, la possibilità di assemblee in orario di servizio, anche online, la ripartizione delle prerogative  e il diritto delle organizzazioni sindacali di ottenere dall’amministrazione gli indirizzi email di tutti i dipendenti in servizio. Un piccolo progresso per quanto era nella disponibilità di questo contratto e un grande risultato”.

 

“Un traguardo importante che dà atto del peso contrattuale dei singoli sindacati all’interno dell’Aran – ha spiegato Mario Sette, segretario generale Direts e Direl -. In base a ciò, Fedirets con la sua componente Direts rappresentativa, in particolare, negli Enti locali e nelle Regioni, ma avente iscritti anche tra i Segretari Comunali e Provinciali e tra i Dirigenti amministrativi, tecnici e professionali della Sanità, costituisce il primo sindacato dell’Area e, quindi, ha sufficienti prerogative sindacali per svolgere una proficua e puntuale attività sindacale sul territorio”.

 

“Direts, all’interno di Fedirets, non solo ha contribuito a rendere Fedirets il primo sindacato dell’Area – ha sottolineato Vittorio Elio Manduca, segretario generale co-reggente di Fedirets -, ma è proprio grazie a Direts che Fedirets è presente anche nei comparti di contrattazione delle Regioni a Statuto Speciale in alcune delle quali riveste il ruolo di maggioranza assoluta”.

 

 

CLICCA QUI PER IL TESTO  DEFINITIVO DEL CCNQ

Nel pomeriggio del 21 u.s. si è tenuta la sesta giornata di incontro in ARAN per il rinnovo del CCNL 2019/2021 dei dirigenti dell’Area Funzioni locali.

 

La nostra sigla sindacale ha lavorato intensamente per trovare punti di convergenza con le altre OO. SS. sedute al tavolo, per giungere a richieste condivise da porre all’attenzione dell’Agenzia negoziale, stante la disponibilità del suo Presidente Naddeo su alcune specifiche questioni di interesse e sollevate dalla Direts, con le sue due componenti Direl/FIALS/CSA e Direr/Sidirss.

 

Tra le novità di interesse introdotte nella “Parte Comune” del CCNL sono state recepite le nostre richieste di un rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali, rimarcando che l’informazione è necessariamente preventiva e migliorando anche il disposto relativo all’Organismo Paritetico per l’Innovazione; è stata introdotta la “portabilità” della delega sindacale in caso di mobilità o incarico presso altra Amministrazione dell’iscritto, previo suo assenso.

 

VITTORIO ELIO MANDUCA         MARIO SETTE

 

 

LEGGI QUI IL COMUNICATO COMPLETO

 

 

Adesione allo sciopero del 17 novembre 2023 da parte dei Dirigenti delle Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni, Segretari Comunali e Provinciali e Dirigenti Professionali, Tecnici e Amministrativi della Sanità

 

La Fedirets/Direts, nelle sue due componenti DIREL e DIRER/SIDIRSS, comunica l’adesione allo sciopero generale del prossimo 17 novembre.
La DIRETS si rende parte attiva nei confronti del Parlamento e del Governo per rappresentare le crescenti preoccupazioni che si stanno diffondendo tra i propri iscritti, ed in tutta la categoria rappresentata, di fronte alle modifiche peggiorative in tema di regime pensionistico prospettate in questi giorni.

 

Si tratta, con tutta evidenza, di ipotesi che lasciano presagire la possibilità di consistenti fughe dal lavoro attivo e che mortificano il ruolo e l’impegno dei dirigenti pubblici.

 

Gli Enti territoriali, in particolare, pagano ancora il prezzo degli effetti della legge c.d. Delrio del 2014 e della fallita riforma costituzionale del titolo V della Costituzione che, in ragione di una sbandierata motivazione di contenimento della spesa pubblica – rivelatasi infondata giuridicamente e contabilmente – ha invece semplicemente ridotto drasticamente gli organici di personale di questi Enti e le relative risorse economiche, lasciando agli stessi le stesse competenze e responsabilità.

 

Analoga situazione di grave difficoltà riguarda i segretari comunali e provinciali, in numero spaventosamente inferiore rispetto alle reali necessità di copertura delle sedi.

 

A fronte di questa situazione obiettiva, stanno le dichiarazioni provenienti da tutte le parti politiche finalizzate a restituire dignità ed autorevolezza alla funzione dirigenziale, anche attraverso una revisione delle norme in materia di Enti locali e un consistente incremento degli organici dei segretari. Ma sono dichiarazioni, che pure abbiamo registrato con attenzione, cui non hanno fatto seguito, finora, azioni concrete.

 

Eppure i dirigenti delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province, dei Comuni, i Segretari Comunali e Provinciali, così come i Dirigenti Professionali, Tecnici e Amministrativi della Sanità,  sono chiamati al ruolo di principali  attuatori del PNRR e non manca giorno che il Governo non invii, formalmente o informalmente, raccomandazioni affinché siano poste in essere, celermente e correttamente, tutte le attività necessarie per non fallire questo storico mandato e contribuire a migliorare il nostro Paese, evitando il rischio  di dover restituire all’Europa le ingenti risorse economiche stanziate.

 

In tale contesto, dunque, desta forte sconcerto la bozza della legge di bilancio che prevede, per la categoria di lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo, tagli dei rendimenti della parte retributiva, la rivalutazione in negativo del calcolo dei riscatti a fini pensionistici versati e la conseguente erosione del capitale e dei risparmi maturati da parte dei contribuenti, così come già denunciato dalla Confederazione sindacale COSMED alla quale FEDIRETS/DIRETS aderisce.

 

E’ sulla base di queste motivazioni che FEDIRETS/DIRETS, aderendo allo sciopero del 17 novembre, chiede quindi al Governo di ritirare tali previsioni che, qualora fossero invece confermate, saranno sicuramente oggetto di impugnativa giudiziaria da parte di questa Organizzazione sindacale.

 

Per dare ulteriore forza alla nostra posizione sindacale, in ragione delle suesposte motivazioni, la Fedirets/Direts invita i suoi iscritti ad aderire allo sciopero.

 

   VITTORIO ELIO MANDUCA         MARIO SETTE

 

 

 

 

CLICCA QUI PER SCARICARE IL MODULO DI COMUNICAZIONE DI ADESIONE ALLO SCIOPERO

 

 

CLICCA QUI PER SCARICARE IL COMUNICATO DI ADESIONE ALLO SCIOPERO 17.11.2023

 

 

 

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